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MONTE LEONE PARETE NORD quando la montagna diventa rito di iniziazione

Terminata la terza media, trascorsi le vacanze esplorando i monti circostanti casa. Al monte Tovo, al Luvot, occasione per rivedere Marisa, compagna di scuola che trascorreva l'estate in baita con i genitori allevatori. Oltre la cima del Luvot, una dorsale con qualche passaggio di roccia era stimolo per esplorare oltre, verso il Gavala, montagna impervia e solitaria, dove si diramano due creste. Una verso la Res e l’altra, formando un ampio arco, sino all’imponente Monte Barone. Un mondo da scoprire che mi affascinava e mi trasmetteva quel senso di avventura e libertà. Nelle scorribande, che iniziavano pedalando lungo i tornanti di Foresto o Noveis, coinvolgevo amici i quali, dopo un paio di esperienze declinavano i successivi inviti. L'estate successiva, il richiamo della montagna non si era attenuato. Tutt'altro, il desiderio di salire le cime che caratterizzano la Valsesia si faceva più forte, così iniziai ad esplorarle raggiungendo in autostop le località di fondo...