Quando si parla del “Sessantotto”, s’intende quel movimento che si sviluppava a cavallo degli anni ’70, distinguendosi per le lotte politiche, le contestazioni, le trasgressioni. Anni di rivoluzione. Anni dalle tinte forti. Anche l’alpinismo intraprendeva la sua rivoluzione, grazie al “Nuovo Mattino”, che segnava la rottura con il passato. Come dai movimenti studenteschi - i principali animatori delle lotte politico-sociali - sorgevano i movimenti extra-parlamentari, Potere Operaio e Lotta Continua, così dalle intuizioni e ricerche di Gian Piero Motti , germogliava il “maggio alpinistico”, concretizzatosi nel Circo Volante di Torino e nei Sassisti di Sondrio. Se “Il Manifesto” era la rivista di contestazione ad una società vecchia, “I Falliti”, l’articolo di Gian Piero Motti, diventava il manifesto del “Nuovo Mattino”, che sovvertiva i dogmi dell’ambiente alpinistico. Dalla dialettica interna del PCI, tra politica riformistica e ideologia de...
in quell' orizzonte indefinito, tra realtà e fantasia, si vivranno emozioni sconosciute ...