Inoltrasi
attraverso una pineta che filtra i raggi del sole scintillante tra i prismi
della neve, proseguire sui soffici pendii imbiancati, sentire il fruscio degli
sci sul candido manto nevoso, voltarsi e ammirare la traccia disegnata
come una pennellata artistica sono sensazioni uniche, riservate a
coloro che praticano lo sci-alpinismo.
Ma non solo, anche con le ciaspole è possibile vivere le emozioni che offre la montagna vestita dell'abito invernale ...
COSA
SONO LE CIASPOLE?
Attrezzi
che aumentando la superficie di appoggio dello scarpone, creano una sorta di
galleggiamento sulla neve.
Un
tempo erano chiamate racchette da neve ed erano realizzate artigianalmente con
legno e corda. Utilizzate sin dall’antichità (addirittura nel 6000 A. C.) da
cacciatori, contadini, boscaioli, viaggiatori, esploratori e militari dei
popoli delle zone fredde dell’Asia, Canada e America settentrionale. Servivano
per potersi muovere in ambienti innevati senza sprofondare.
In
tempi più recenti, nel 1973 in Val di Non fu organizzata, per richiamo
turistico, una “ciaspolata”, termine dialettale derivante dalla lingua ladina.
Da esso nacque la CIASPOLA, nome entrato nel linguaggio comune.
(Con
ringraziamento dalle industrie del settore out-door...).
COME
SONO FATTE?
Il
mercato offre una vasta gamma di prodotti, differenziati per tipo di attività ,
materiali e ovviamente costi. Si possono riassumere in 3 tipi:
Tipo
“fagiolo”, in legno
con intreccio in cordura, economiche ma ormai superate.
Le
“canadesi”, molto
grandi, specifiche per neve profonda e fresca.
"Moderne", le classiche ciaspole che si
trovano in tutti i negozi di articoli sportivi il cui prezzo può variare dai 70
a oltre i 200 euro. Possono essere:
in alluminio, resistenti anche a temperature decisamente basse. Tuttavia, la loro struttura è poco adatta per l’alta montagna. Sono pensate principalmente per camminare sulle grandi distese pianeggianti.
composite, adatte per escursioni sulle Alpi,
sono progettate per temperature non eccessivamente fredde. Versatili e
garantiscono un buon grip.
CARATTERISTICHE BASI
Le
ciaspole non hanno un numero specifico come le scarpe, possono quindi adattarsi
per diversi numeri di calzatura. Variano in dimensione, da scegliere in base al
proprio peso per garantire il galleggiamento.
L’attacco
è regolabile in base alla calzatura ed è mobile, ruotando sul perno anteriore.
Nella
parte posteriore è posizionato l’alza tacco che ha la duplice funzione di
bloccare l’attacco o, se lasciato libero, la possibilità di alzarne la base di
appoggio per facilitare la progressione soprattutto in salita.
Le
ciaspole sono dotate di un ramponcino frontale che morde la neve e di punte
metalliche poste lateralmente.
Alcune
sono dotate di coltelli laterali per garantire una maggiore tenuta su traversi
scoscesi e neve dura.
QUALI CIASPOLE ACQUISTARE?
La
scelta, indipendentemente dal budget di spesa a disposizione, deve avvenire in
base all’utilizzo e alle caratteristiche relative alla sicurezza e al confort.
La
scelta della dimensione adeguata, deve essere fatta in considerazione del
proprio peso corporeo sommato al peso dello zaino che si ha sulle spalle.
Se
le ciaspolate in programma sono su facili itinerari, non sono necessarie
ciaspole dotate di coltelli e con attacchi tipo quelli degli sci.
Per
escursioni di un certo impegno, si consiglia il top di gamma che garantiscono
un ottimo attacco dello scarpone alla ciaspola e una migliore tenuta sui
traversi e neve dura.
Il
colore è preferibile a tinte forti, facilmente identificabile sulla
neve.
ACCESSORI
E ABBIGLIAMENTO
Ovviamente
i bastoncini da neve sono indispensabili per camminare con le ciaspole e
l’abbigliamento dovrà essere adeguato alla stagione invernale. Se i pantaloni
non sono d’alpinismo, sono consigliabili le ghette. Gli scarponi dovranno
essere in materiale idrorepellente. Le semplici peduline da trekking non
garantiscono tepore ai piedi!
Infine,
un telo impermeabile potrà essere utile se il pasto al sacco verrà consumato
out-door.
PROGRESSIONE
Per
comodità di progressione, l’attacco posteriore non deve essere fisso.
Su
pendii in salita, posizionare up l’alza tacco, abbassarlo in discesa.
Tenere
fisso l’attacco posteriore solo quando si percorrono pendii in traverso.
SICUREZZA
Massima
attenzione dopo una nevicata e con manto nevoso non consolidato. Una ciaspolata,
anche lungo una strada che percorre vallate con pendii sovrastanti scoscesi,
non è priva di pericoli.
Si
ricorda che le ciaspole non sono adatte per lunghi percorsi su pendii ripidi,
soprattutto in traverso. Nell’eventualità di dover attraversare un breve tratto
ripido, è preferibile togliere le ciaspole e rimetterle dopo l'attraversamento.
Prestare
attenzione che non si formi lo “zoccolo di neve” sotto la ciaspola.
Assolutamente
non procedere in cordata: con le ciaspole non vi è nessuna possibilità di far
sicurezza! Quindi evitare di avventurarsi su ghiacciaio.
A PROPOSITO DI VALANGHE
Il
peso di un ciaspolatore sulla neve, provoca una sollecitazione al manto
nevoso più deleterio che il passaggio di diversi escursionisti con gli
sci.
(Il
peso grava su una porzione molto limitata di superficie, imprimendo forze che
raggiungono gli strati deboli, provocandone il collasso e quindi la valanga).
Meglio
dotarsi di ARTVA, pala e sonda?
La
risposta è si, con la raccomandazione di imparare bene l’utilizzo
dell’apparecchio e le procedure per ricerca sommerso da valanga.
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